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1818. Francesco Sforza al vicecommissario di Pontremoli 1451 ottobre 16 Belgioioso

Francesco Sforza ordina al vicecommissario di Pontremoli di prendere gli autori dei furti fatti a un cavallaro fiorentino e a uno ducale, come pure individui chi si è reso colpevole di tagliare viti.

[ 361v*] Vicecommissario Pontremuli.
Essendone molestissima la robbaria facta da là da quella nostra terra de Pontremolo per alcuni malcastigati ad uno cavallaro fiorentino et ad uno nostro, ti scripsemo che devesti investigare de trovare quelli che erano stato li malfactori et trovandoli, punirli. Hora mò, con non mancho displacentia, havimo inteso essere tagliate alcune vigne in quello territorio et facilmente fo pensato essere stato quelli che etiam robbarono dicti cavallari. Et perché questi tali excessi ne sonno molto exosi, deli quali vogliamo che omnino se faza punitione, ti commettiamo et volimo che per ogni modo cerchi de havere nelle mano questi tali robbatori, quali examinaray molto bene, et trovando che questi tali havesseno commesso l'uno excesso et l'altro, vogliamo che ne faci ogni summaria (a) punitione como te parirà che meritano, non guardando ad statuti né ad ordini d'essa terra, ita che sia exempio ad ogni homo de bene vivere et guardarsi da tali excessi. Et in questo vogliamo che possi usare del arbitrio et vexende del commissario nostro per fin ala venuta soa là. Ex Belzoyosio, die xvi octobris MCCCCL primo.
Cichus.


(a) summaria in interlinea.