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201. Giacomo Piccinino si obbliga con Francesco Sforza sine data [1451 febbraio] sine loco

Giacomo Piccinino si obbliga per un anno e mezzo a non allearsi né di rimanere ai servizi in qualsiasi maniera con chi è nemico di Francesco Sforza. Si obbliga inoltre a versare entro due mesi i centocinquanta ducati che lo Sforza è tenuto a dare a Luchina Dal Verme per Giacomo.

Promissio quam facere debet Iacobus Picininus domino nostro.
Per tenore della presente prometto et me obligo al'illustrissimo signor Francesco Sforza Visconte, duca de Mediolano, et cetera, de non condurmi né acconzarme alli servicii, soldi né stipendii fra termino de uno anno et mezo proximo futuro, commenciando (a) dal presente dì, con alcuno signore, signoria, comunità, capitaneo, conductero né altra speciale persona qual sia inimica o inimico della excellencia soa né offendere la excellencia soa nel stato suo né de soi colegati, adherenti recogniti et sequati per alcuno modo, recto né indirecto né per alcuno quesito colore. Et, se in questo tempo predicto pur accadesse che quello tale cum chi accaderà condurmi offendessi la excellencia soa, prometto in quello caso tormi dalli servicii de quello con chi fosse obligato et non procedere ad offesa alcuna contra el prefacto signor duca ut supra, obligando tutti mei boni presenti et futuri et la persona alla observancia, et cetera. Et che se obliga esso Iacomo fra termine de duy mesi paghare et satisfare al signor duca ducati 150 quali la signoria soa s'è obligato paghare al dicto termine ad la magnifica madona Luchina dal Verme per lo dicto Iacomo.
Forma inclusa in litteris sequentibus domini Galeotti (b) (1).


(a) Segue commenzan depennato.
(b) Documento allegato all'originale della missiva n. 202.

(1) Galeotto Ratti.