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841. Francesco Sforza a Giacomino 1451 maggio 26 Milano

Francesco Sforza ammonisce Giacomino, detto Rampino, di Piacenza, che avendolo già perdonato deve comportarsi meglio et più honestamente di come si comporta.

[ 187v] Iacobino, dicto Rampino, de Piacentia.
Ali dì passati per compiacerti, credendo pure che non dovessi incorere in strasordeni veruno, fossemo contenti de farte perdonare tutto quello che eri imputato, et cossì scripsimo al nostro potestate lì che te remettesse ogni cossa et ogni fallo del quale fosse imputato. Ma perché da poy havemo sentito che te poteresti portare meglio et più honestamente che non fay, te confortiamo ad vivere bene et virtuosamente senza scandalo et iniuria de alchuno, altramente te avisamo che et ti et qualuncha altro che fallirà sarà punito senza veruna remissione. Mediolani, xxvi maii 1451.
Cichus.