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230. Francesco Sforza all'ufficiale e al castellano di Lecco (1451 luglio 23 Cremona.)

Francesco Sforza comanda all'ufficiale e al castellano di Lecco di fare, essendo essi sul posto, quei provvedimenti ritenuti necessari per la guardia, la difesa, il governo e la salvezza di Lecco.

Offitiali et castellano Leuci.
Per la conditione dela peste sentemo al presente essere in quella nostra terra de Leccho, ce è stato refferito che quasi tucto il populo d'essa se è absintato, donde la terra è remasta sfornita de persone che adtendano ala guardia d'essa. Pertanto, habiando nuy dicta terra molto cara et siando uno deli principali membri in quelle parte che concerna bona parte del nostro stato, non vorressemo che, per casone alcuna, occorresse altro de sinistro d'essa che occorrendo (quod deus advertat) serebbe uno principio de grande inconveniente, et però ve carichamo et comandamo che circha la guardia, defesa, governo et salveza d'essa, recevuta questa, gli facciati quella debita et opportuna provisione et remedio che ve parerà expediente, siando vuy maxime sul facto como sete, usando circha ciò quella diligentia et sollicitudine che possete comprendere requeda questa cosa così importante. Data ut supra.
Andreas Fulgineus.