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389. Francesco Sforza a Rolando Pallavicino 1451 luglio 4 Cremona

Francesco Sforza comunica a Rolando Pallavicino di aver affidata la soluzione della vertenza che ha con la città di Cremona a due amici, uno per parte, e a un terzo scelto nella persona di Giacomo da Faenza. Mandi, perciò, uno dei suoi che sia a conoscenza della controversia. Comunicatogli che i Cremonesi hanno data idonea garanzia di attenersi alla sentenza che verrà data, vuole che Rolando restitiuisca le biade e ogni altra cosa presa ai cittadini.

[ 93v] Rolando marchioni Palavicino.
Per expeditione dela differentia vertisse tra voy et alcuni deli citadini nostri de questa nostra citade de Cremona, come dovete sapere, de voluntate et concordia de quelli che fanno qui per voy, è commissa questa causa in duy amici, uno per parte, et nuy per lo terzo havemo deputato et ellecto lo egregio savio doctore misser Iacomo de Favenza, ad ciò che più maturatamente con iustitia d'essa differentia sia conosciuta et terminata. Pertanto, ad ciò che presto per mancho disturbio et spese dele parte sia deducta a bono et debito fine essa controversia, vi scrivemo et stringemo che subito mandati qua chi voleti deli vostri, cum le rasone vostre sopra de ciò. Propterea, perché intendimo dicti nostri citadini hanno data ydonea securtate, denance al locotenente nostro qui de stare ad rasone cum voy et de pagare quanto sia adiudicato che debitamente siano attenute a pagare, vogliati provedere senza altra exceptione che loro biade et ogni altra cosa del suo gli sia licenciata, per modo ne possano disponere ala voluntate sua, et che più non ve ne habbiamo ad scrivere. Data Cremone, quarto iulii 1451.
Cichus.