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42. Francesco Sforza a Rizzardo da Avignone 1451 giugno 15 Milano

Francesco Sforza scrive a Rizzardo da Avignone riguardo alla conclusione dei lavori della fortezza, cui attendono i fratelli Giovanni e Antonio da Molgora e Giovanni Calco: in passato ha già rimesso tutto alla discrezione e al parere loro.

Rizardo de Avinione.
Perché in le nostre lettere quale te havimo scripto in questi (a) proxime passati per Giovanne ed Antonio fratelli da Molgora et Giovanne da Calco per casone delli lavorerii di quella nostra fortezza non ti havimo facto clarificatione alcuna di tempo, ti dicimo che per lo passato nuy la remittimo ala discretione et parere loro, perché se rendimo certi che farano più da (b) loro stessi et di propria (c) voluntà che non gli tocharebbe per la ratta loro. Siché seray cum loro et intenderay et vederay quanto vogliono fare et confortargli affare quello che nuy credimo faranno per loro grande amore et fede ne portano. Per lo tempo a venire volimo che tu te referisse ale predicte nostre lettere quale te scrissemo, perché cossì è nostra intentione, non intendendo però che gli sia facto cosa che habia a preiudicare alla exemptione soa. Data Mediolani, xv iunii MCCCCL primo.
Cichus.


(a) Segue in interlinea.
(b) Segue la depennato.
(c) Segue opinione depennato.