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43. Francesco Sforza al podestà di Melzo [Aimo Marliani] 1451 giugno 15 Milano

Francesco Sforza ripete al podestà di Melzo di non volere che i massari e gli uomini di Giovanni Visconti, suo cancelliere, e di suo padre Filippo siano gravati da alcun carico.

[ 18r] Potestati Melcii (1).
Per altre nostre te habiamo scripto et replicato come nostra intentione è che li massari et homini de Giovanne Visconte, nostro canzellero, sive de Filippino suo patre non siano gravati per caricho veruno de quale conditione voglia se sia. Et maravigliandossi de ti, perché pare gli faci de novo exceptione, replicamo et volemo che cossì debbie observare continuamente et non vogli che ogni volta torniamo de capo, che accada quello che se voglia, a scrivere per li altri exempti de quella contrata non intendiamo se debbia extendere al facto suo. Data Mediolani, die xiiiii iunii MCCCCL primo.
Iohannes.


(1) Identificato come Aimo Marliani (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 208).