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656. Francesco Sforza al podestà di San Giovanni in Croce 1451 settembre 8 Lodi

Francesco Sforza scrive al podestà di San Giovanni in Croce in merito alla sistemazione di Troiolo da Doiono, famiglio ducale, dandogli la tassa che gli compete e caricando la spesa sugli uomini di San Giovanni in Croce e delle ville di quel vicariato.

(a) Potestati Sancti Iohannis in Cruce.
Como tu say nuy te havimo scripto facesse provedere de una stantia ad Troiulo da Duyono, nostro famiglio, lì in quella terra nostra de San Iohanne in Croxe; et cussi, secondo luy ne dice, è facto. Ma perché al presente havimo commisso al dicto Troyolo alcune cose per le quale gli bisongnia stare de fuora, et non dentro della terra, cioè del castello, te dicimo et committimo che subito, havuta questa, li faci provedere de una stantia [ 152v] di fuora, cioè lì nella terra de Sancto Iohanne in Croxe, che sia idonea per luy, facendogli anche provedere de massarie opportunamente, et della taxa sua, nel modo et forma che per le altre te havimo scripto. Et in questo non faci exceptione, intendando che ala spesa dela casa del dicto Troyolo li homini de Sallarolo non siano tenuti né obligati de cosa alcuna, ma che se paghi per li homini de San Iohanne in Croxe et delle altre ville de quello vicariato. Laude, die viii septembris MCCCCLI.
Cichus.


(a) Precede Domino Rodulfo et Iulio de Varano depennato.