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712. Francesco Sforza al podestà di Soncino 1451 settembre 14 Lodi

Francesco Sforza dice al podestà di Soncino di non volere che l'uomo d'arme di Gicomo Piccinino conduca sua moglie a Soncino perché si dice sicuro che, con la scusa di andare a trovare la moglie, stia tramando qualcosa contro lo stato.

Potestati Soncini.
Uno homo d'arme del conte Iacomo Picinino è venuto qui ad tore la donna sua che havia in questa terra, et pare habia intencione de condurla in Soncino. Et perché el dicto non possa, sotto scusa de andare ad trovare dicta soa donna, andare tramando qualche cosa contra el stato nostro, gli havimo facto commandare che non possa condure la dicta soa donna in Soncino; ma volendola condure dal canto de Marcheschi, siamo contenti la possa condure. Pertanto volendola condure in Soncino, volimo che per niuno modo li debiati acceptare perché non volimo possa stare in quella terra per li respecti dicti de sopra. Laude, xiiii septembris 1451.
Cichus.