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76. Francesco Sforza al vescovo di Tortona [Giovanni Barbavara] 1451 giugno 20 Milano

Francesco Sforza chiede al vescovo di Tortona di confermare ad Antonello da Lavello la cappella nella chiesa di Santa Caterina di Galvano.

[ 26r] Domino episcopo Terdonensi (1).
Ce ricordiamo già per altre nostre lettere haver scripto al vostro vicario che, vacando la chiesia de Galvano della cura, ad nostra complacentia fusse data al venerabile domino Antonello da Lavello. Et perché luy non se curava pigliare tale carico, essendo lì uno preyte Antonio (a) da Trecà, qual era pur capellano in quella giesia medesima de Sancta Caterina, foreno in acordio ch'el dicto preyte Antonio havesse la dicta cura et prefato don Antonello la capella et ita fò conferrito per lo dicto vostro vicario et ita esso misser Antonello prese et sta alla possessione et tenuta de dicta capella, como siamo informati. Pertanto, considerando nuy che, pur verosimele è et rasionevele ch'el prefato domino Antonello, qual e glì, in temporalibus, iurisditione debba havere più cura et fare migliory portamenti et cum più fede, amore et carità che veruno altro, haverimmo carissimo et ve confortiamo et che ve piacia confirmare dicta capella et anche, bisognando, concederla al dicto don Antonello. Data Mediolani, die xx iunii 1451.
Cichus.


(a) La ultima o di Antonio in interlinea su ello depennato.

(1) Si tratta del vescovo Giovanni Barbavara (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 823).