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861. Francesco Sforza al Consiglio di giustizia 1451 settembre 26 Lodi

Francesco Sforza affida ai membri del Consiglio di giustizia la soluzione della vertenza tra gli uomini del borgo e vicariato di Varese e i cittadini di Milano per la contribuzione della tassa sui cavalli.

[ 198r] Dominis de Consilio iustitie.
Havendo noy deliberato mandare ad allogiare sexanta cavalli al nostro borgo e vicariato de Varexe, non possendo noy fare altramente per lo infinito numero dele gente havimo ale spale, il perché è resultato differentia fra quelli del dicto borgo e vicariato per una parte et li nostri citadini de Mediolano, quali hano a fare nel dicto borgo e vicariato per l'altra. Allegando essi citadini non essere obligati alla contribucione della taxa de dicti cavalli, alla quale voriano essere artati, segondo potereti vedere, cossì per la lettera del nostro potestà de Varexe, como etiamdio per la supplicatione delli cittadini, quale ve mandiamo incluse alle presente. Et quia non sumus immemores alias haverve commisso una causa conforme a questa da essere decisa per uno vostro iudicio, cossì per le presente ve commettimo et volimo che, intelecta supplicatione et litteris inclusis et earum continentiam, faciate ragione scrivendo al nostro potestà de Vareso quanto ve parerà debia fare observare, avisandovi che gli havimo scripto ut quicquid scripseritis superinde executioni mandari (a) fatiat. Laude, xxvi septembris 1451.


(a) Segue debeat depennato.