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890. Francesco Sforza a Francesco Crivelli 1451 settembre 29 Lodi

Francesco Sforza ricorda a Francesco Crivelli che è tenuto alla tassa dei cavalli e al contributo del carreggio per il castello di porta Giovia.

[ 204v] Francisco de Crivellis.
Non volendo noy che veruno, et sia chi se voglia, sia preservato exempto dala taxa delli soldati né dal carezo del nostro castello de porta Zobia, più volte te havimo scripto et confortato che tu volese contribuire et fare el dovere per la parte tua, como quello el quale havimo nel numero delli nostri boni et perfecti amici. Ma segondo siamo informati, tu hay facte de stranie et anche inhoneste parole et risposte che certo non possimo credere, perché tu non gli hay ragione alchuna et perché non lo credimo. Novamente te replicamo che vogli fare la ratta tua la quale, etiam se noy non te lo scrivessimo, doveresi farse tu, è quello che te reputamo. Et quando tu non lo facesse, seria uno darne a credere che fosse vero quello havimo oldito. Et ulterius te avisamo però che noy volimo essere el patrone e non altri, et vorimo ad ogni modo essere hobediti noy, bemché ce rendiamo certissimi che tu faray el dovere circha questo, dal quale non reservamo niuno exempto. Faralo adoncha senza altra replicacione de nostre lettere. Laude, xxviiii septembris 1451.
Cichus.