Registro n. 7 precedente | 1392 di 2129 | successivo

1392. Francesco Sforza a Gianunzio de Foco (1452 ottobre 23 "apud Calvisanum").

Francesco Sforza scrive a Gianunzio de Foco, commissario di Carpenedolo, di aver inteso quanto gli scrive circa l'avvicinarsi dei nemici e della loro intenzione di dar fuoco il giorno dopo al borgo. In tal caso faccia il segnale delle bombarde, perché subito interverrà.

Ianuntio de Foco, comissario Carpanedoli.
Ianuzzo, havemo inteso quello ne hai scripto dela venuta deli nimici hogi lì appresso et del dubio che ni hai che non vengano domane ad bruxare quello burgo, et cetera. Dicimo che, venendo dicti inimici là per brusare dicto burgo, vogli subito fare li signali dele bumbarde ne hai mandato a dire, perché li daremo el mal dì. Et tu cum quelli homini attendite ad vetarglielo et defenderve et fare ogni cosa possibile dal canto vostro, perché non bruseno dicto burgo, et accadendo, più una cosa che una altra, advisaraine subito. Ut supra.
Iohanninus.
Iohannes.
A margine: De signis bumbardarum in accessu hostium ad terram suprascriptam.