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1399. Francesco Sforza al vicario di Quinzano 1452 ottobre 24 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza fa presente al vicario di Quinzano che i cinque uomini di quella terra che ha in campo richiedono che il loro comune faccia loro le spese, essendo lì senza nessuna loro colpa e facendo inoltre presente che così si è fatto nel passato.

Vicario Quinzani.
Questi cinque homini de quella nostra terra, quali sonno in campo qui cum noi, ne hanno rechesto cum grande instantia voliamo provedere che quello comune glie faza le spese, alegando loro più rasone che lo debeno fare, però, non essendo cazati per lor defecto, nì per colpa soa, consyderato etiam che da per sé non bastariano et etiam dicono che neli tempi passati è stato cusì consueto: la qual rechiesta, invero, ne pare pur honesta et rasonevele per dicte raxone et più altri respecti, como poi pensare. Pertanto volemo che tu te trovi cum quelli homini et dirgli questo, confortandoli et caricandoli, cum quelle raxone te pareranno, che vogliano fare provisione de providere alle spese deli dicti cinque homini da Quinzano et que usarai ogni diligentia et solicitundine, perché ne pare pur più raxonevele et honesto che tucto l'ordine proveda ad questa spesa, benché serrà poca, che loro solo del suo proprio, et perché essi dicono altre volte forono tassati soldi L el mese ad alcuni forono mandati ad Bressa per caduno dicono non glie bastariano in campo, dove comperano omne cosa et più caro che non fariano ala ciptà, et dove non hanno altro modo né altra commodità al vivere loro che dela borsa propria: il che ne pare honesto et raxonevele. 331r Volimo che tu, insieme cum quelli homini, consyderate et examinate diligenter quello glie poria bastare, et de quello glie fate far provisione, cusì del passato como del'advenire, per quello haveranno ad stare in campo, benché speramo mandarle presto ad casa. Apud Calvisanum, xxiiii octobris 1452.
Zanectus.
Duplicata viii novembris 1452.
Iohannes.
A margine: De expensis per commune fiendis illis existentibus in castris de Quinzano.