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1400. Francesco Sforza a Perino Arcamono (1452) ottobre 24 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza vuole che Perino Arcamono faccia il possibile per impedire che si conducano biade a Soncino. Cerchi di conservare la torre di Codalonga: non bastando gli uomini già mandati, ne mandi degli altri. Non va bene che i soldati che sono a Farfengo scorazzino, facendo danni, per Casalbuttano e nelle contrade vicine; spera di fare cose che li convincano a smettere di fare ciò.

Perino Archamono.
Havimo inteso quanto ne hai per toe lettere scripto del'homini de quelli lochi, quali dì et nocte conducanno le biave ad Sonzino. Respondendote, te comendiamo del'aviso ne hai dato et dicimo che te debbi sforzare ad vetarglilo più che te sia possibile, in modo non ne conducano più. Ala parte dela torre de Coda Longa, havimo inteso et dicimo che te debbi perforzare de servarnela, et se quelli homini glie hai mandato non sonno sufficienti ad guardarla, mandagline del'altritanti che la possano guardare. Ala parte de quelli soldati stanno ad Farfengo, quali correno ad Casal Buttano et in quelle contrate et fanno danno, dicimo ch'el ne recressce, ma havemo speranza in Dio de fare dele cose che le faremo scordare el correr là et del'altre cose che vanno facendo. Apud Calvisanum, xxiiii octobris (1452).
Marcus.
Iohannes.
A margine: Ut obviet conductioni bladarum in terras hostiles.