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1455. Francesco Sforza agli uomini di Manerbio 1452 ottobre 27 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza scrive agli uomini di Manerbio di darsi da fare per sistemare la seriola alzandone i ripari ad altezza d'uomo; è, lo ripete, un lavoro che consente alla gente d'arme di sentirsi sicura e protetta dai nemici. Fatto questo, potranno attendere a fortificarsi inella loro terra. Accenna poi al rientro dei cavalli nel borgo e al richiamo fatto alla gente d'arme di non danneggiare case.

Hominibus Manerbii.
Respondendo ad una vostra dicemo che se intendesti quanto importa più lo reparo dela serriola che quello dela terra, abandonasti ogni cosa per attendere ala dicta serriola. Credemo cognoscati che la fortificatione della serriola se fa per tenirle dentro le zente d'arme secure, et che tanto le gente de arme gli sonno non havete ad dubitare del'inimici. Perhò volemo che omnino attendate prima ala fortificatione del borgo et ad alzare el reparo dela serriola almanco tanto quanto è alto uno homo, perché facto questo porrete poi attendere più acconzamento ad forticarve in la dicta terra et ad questo attendite cum ogni (a) diligentia vostra. Li cavalli che sonno in quella terra havemo scripto al nostro comissario lì che li debbia mettere nel borgo cum li altri. Havemoli ancora comesso debia admonire quelle gente d'arme che non damnezeno lo strame in le case vostre, et quando faziano altramente, vedrite che ne faremo tal demonstratione che parirà ne sia recresiuto el male vostro. Apud Calvisanum, xxvii octobris 1452.
Irius.
Cichus.

(a) Segue licentia depennato.