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1511. Francesco Sforza al podestà di Platina 1452 novembre 1 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza vuole che il podestà di Platina indaghi se i cavalli, della cui morte si lamenta il connestabile Francesco Corso, sia dovuta per incuria della persona nella cui casa si trovavano; in tal caso faccia risarcire detto Francesco.

[ 355v] Potestati Platine.
Francisco Corso, nostro conestabile, ne ha dicto che, havendo alcuni soi cavalli in quella terra, glie sono morti per defecto de quello in casa del quale (a) li teneva. Pertanto volimo te informi de questo facto e, trovando cum verità che dicti cavalli siano morti per defecto de quello del quale li haveva in casa, overo de alcuno altro dela terra, facci rasone al dicto Francesco sopra de ciò, in modo che l'una parte né l'altra iustamente se possa lamentare. Apud Calvisanum, primo novembris 1452.
Marcus.
Iohannes.
A margine: De restauratione vel emendacione equorum mortuorum suprascripti Francisci.

(a) Segue erano depennato.