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1527. Francesco Sforza ad Angelo Lombardo 1452 novembre 2 "apud Calvisanum".

Francesco Sforza comunica ad Angelo Lombardo che lo scontro con i nemici è stato differito a lunedì. Vuole che scelga nel contado cremonese seicento uomini con lance, balestre, schioppi che egli stesso condurrà a Manerbio entro domenica, prendendo la strada di Ostiano o di Seniga; gli invia come aiuto Gerolamo da Roma In risposta alle ultime due lettere da lui inviategli, lo Sforza gli risponde che nelle attuali contingenze non può evitare di imporre oneri agli uomini del Cremonese, comunque scriverà a Tommaso Marcoleone di non imporre alle persone menzionate da Angelo l'onere della guardia del ponte di Ostiano. Gli dice di fargli avere la licenza di Galeazzo da Sale e le copie delle altre che gli capiteranno tra mano.

[ 360r] Angelo Lombardo.
Como credemo haverete inteso, nui havimo disfidati questi nostri nemici marcheschi et havemo mandato el guanto dela battaglia, et lo dì è differito et statuito per lunedì proximo, che serrà ad dì vi del presente. Pertanto vogliate fare cernere et elegere del contado nostro de Cremonese, zoè dala strada de Rebecho in giù, homini da (a) portare arme quali siano apti et più in punto sia possibile, quali vogliano esser de numero seicento, zoè 600 et che habiano lanze et balestre et schiopetti et quali arme siano possibile, quali homini vogliati vui personalmente (b) condure a Manerbio, et che state cum dicti homini lì a Manerbio domenica infallanter proxima futura, che serrà ad dì v del presente, ad hora de terza. Et perché el tempo è breve, non perdate tempo et fate como saperite fare ad zò non se perda tempo. Mandamo da voi Hyeronimo da Roma, nostro fameglio, che sia cum voy, quale ve dia adiuto in tucto quello bisognarà quale porrà andare dove el derizarete, et perché habiate più credito mandamovi cum predicto Hyeronimo una patente, como crederete in bona forma, siché attendite ad exequire quanto de sopra havemo dicto, et non manche per cosa alcuna, et vogliate venire per quella via ve parerà sia più exepedita et cauta, o da Ustiano o da Seniga. Ceterum, da poiché scrivendo havemo havute due vostre lettere de date primo et secundo del presente, et inteso, respondemo, primo, al facto dele graveze hanno l'homini del Cremonese che, attente le condictione occurrente, non se pò fare de manco, pur per zò non hanno tante graveze quante vui dicete, niente de meno nui scrivemo ad Thomaso de Marcoleone che, ad quelli lochi scrivete, non gli dia impazo per la guardia del ponte de Ustiano. Ala parte dela licentia ha Galeazo da Sale, ve dicemo che vogliate mandare dicta licentia, et cusì la copia del'altre ve veranno per le mane. Apud Calvisanum, secondo novembre 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) Segue por in interlinea su pon depennato.
(b) Segue condure in interlinea.