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161. Francesco Sforza a Tristano Sforza 1452 febbraio 2 Milano.

Francesco Sforza scrive al figlio Tristano di non imporrre agli uomini di Romanengo di portarsi a Genivolta se veramente attendono, come essi affermano, alla fortificazione della loro terra. "la quale pur č importantissima al stato". Se, perņ, ciņ non facessero, li costringa a prestare la loro parte di cooperazione per Genivolta.

Domino Tristano Sfortie.
Tristano, li homini nostri da Romenengo ne hanno scripto che tu li voli agravare che mandino guastatori a Zovenolta, et perchč dicti homini ne scriveno che volono fortificare Romenengo, dicemo che se li predicti voleno fortificare essa terra de Romenengo, la quale pur č importantissima al stato nostro, tu non gli debbie gravare che mandino guastatori al lavorerio de Zovenolta, anzi volimo che tu gli soliciti et conforti che fazano presto. Et se per caso non volessero fortificare essa terra de Romenengo, vogliamo che tu constringe dicti homini ad contribuire per la rata parte loro al lavorerio de Zovenolta, alli quali lavorerii fa che se gli actenda continuamente et che non se gli perda tempo veruno. Data Mediolani, die ii februarii 1452.
Cichus.