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2097. Francesco Sforza a Donato da Milano e al podestà di Castelleone (1452 dicembre 21) Cremona.

Francesco Sforza ordina a Donato da Milano e al podestà di Castelleone di rimettere nella casa da cui fu estromessa la moglie di Scaramuzza, che sempre ha avuto e ha molto caro.

[ 482r] Donato de Mediolano et potestati Castrileonis.
Como per altre nostre ve havemo scricto, molto ne maravigliamo et anche dolimo che, secondo havemo inteso, habiate cazato la mogliera de Scaramuza fora dela nostra casa contra ogne dispositione et mente nostra, et, poniamo che mai non ve ne havessimo scripto, non doveno sapere che havemo sempre havuto et havemo caro el dicto Scaramuza. Per certo troppo ne maravigliamo de questo et, pertanto, in poche parole ve dicimo che subito, se haveti volia far cosa ad noi grata, la debiate remectere in casa, mectendo de fora ogni altro che gli fusse dentro. Et acquesto non aspectate altra replicatione de nostre lettere, perché haveressemo molto per pegio ogni exceptione facessevo ac questo, che non havimo quello è facto prima in cazarla fora. Ex Cremona, die ut supra.
Ser Iacobus.
Iohannes.