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261. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 marzo 6 Milano.

Francesco Sforza ordina al podestà di Cremona che, accertata la verità di quanto asserito da Rizardo da Cremona, cioè, di aver dato a Giovanni Filippo, dei locali cavalieri, dieci ducati perchè li facesse avere a suo fratello, questi non li ha mai ricevuti, amministri giustizia sommaria a detto Rizardo perchè abbia quanto gli è dovuto.

Potestati Cremone.
Rizardo da Cremona, presente portatore, ne dice che più tempo è passato che luy dede ad Iohanne Filippo, dei cavaleri da Cremona, dece ducati, che li dovesse dare ad uno suo fratello et dice non gli li dedi may, anzi se li à tenuti per luy, segondo dicto Rizardo ne ha dicto. Pertanto volimo debiati mi(ni)strare raxone summaria et expedita al dicto Rizardo contra dicto Iohanne Filippo, sola facti veritate inspecta, adciò che mediante la rasone esso rehabia la robba sua, como è debito et iusto. Et vogli expedirlo subito, perché non ha da dimorarse lì ultra uno dì, adciò che retorni presto dal suo patrone. Data Mediolani, die vi martii 1452.
Zanetus.
Iohannes.