Registro n. 7 precedente | 374 di 2129 | successivo

374. Francesco Sforza al referendario di Cremona 1452 aprile 10 Milano.

Francesco Sforza avverte il referendario di Cremona che per quelli di San Giovanni in Croce "se doveria haverli rispecto più che alli altri" per aver essi dotato di una buona quantità di frumento, vino et altre cose la loro rocca e ricorda che in tutto il Cremonese non s'ha da tassare "in comuni, ma in spetialità iuxta (le) facultà"

Referendario Cremone.
Dilecte noster, como havemo hauto querela dalli altri homini del Cremonese della tassa del furmento gle è posta delle ii mila moza ne dà quella comunità, così novamente havemo hauto lamenta per quilli da San Iohanne in Croxe et tanto più delli altri se dogliono che hanno posto certa bona quantità de furmento et vino et altre cose per monitione nella rocha de San Iohanne in Croxe, como sarrai advisato da Angelo de Caposilvis, nostro famiglio. Et certo ne pare, havendo loro hauto questa spesa della rocha, se doveria haverli rispecto più che alli altri, et cusì è nostra intentione. Pertanto te committimo et volemo che de questa tassa de quilli da San Iohanni in Croxe te intendi cum Angelo et la compartite per tale et cusì, facto modo che quilli homini non possano iustamenti dolersi et che non habiamo querela, perché ne rendimo certi quando quelli de San Iohanni in Croxe et delli altri luochi se taxino ragionevelmente, non in communi, ma in spetialità iuxta loro facultà ogniuno farà volentiere la parte sua. Data Mediolani, x aprilis 1452.
Zannectus.
Andreas.