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403. Francesco Sforza a Antonio Treco 1452 aprile 19 Milano.

Francesco Sforza si congratula con Antonio Treco, tesoriere di Cremona, per la sua diligenza nel riscuotere i denari assegnati ai soldati. Vuole che si ingegni pure, nonostante le difficoltà confessategli, a trovare le mille lire per Giovanni da Tolentino perchè possa essere in punto per la fine del mese.

[ 106r] Antonio Trecho, thexaurario Cremone.
Havimo recevuta la toa lettera et veduto quanto ne scrivi della diligentia hay usata et usi tutt'hora in retrahere et pagare li dinari (a) assignati lì ad li nostri soldati, commendamo grandemente dicta toa diligentia, ma perché adduci alquanta difficultà nelle altre mille libre da pagarse ad messer Iohanne da Thollentino, considerato nuy li habiamo scritto debbia essere im puncto alla fine di questo mese, che non consequendo dicte 1000 libre, non credimo potesse adimplire il nostro scrivere, però è necessario che, appresso alle altre fatighe hay sustenute in retrahere li altri denari, vedi, modo etiam, per quella meglior et più expedita via te parerà, de recatare et retrahere questi altri, aciò dicto messer Iohanni d'essi si puossi valere de presente, né habia per questo pocho residuo ad stare impacciato. Et facendolo, como speramo, l'harimo molto ad grato. Data Mediolani, xviiii aprilis 1452.
Andreas Fulgineus.

(a) li denari ripetuto.