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426. Francesco Sforza ad Avanzino 1452 aprile 25 Milano.

Francesco Sforza fa sapere ad Avanzino, squadriero, che Antonio da Fontanella gli ha denunciato che i suoi famigli gli hanno rubato diciassette ducati e della moneta, oltre a cappe e giornee. Il duca gli comanda di restituire ad Antonio tutto il maltolto e che, non facendolo, glielo farà pagare "ad rasone de duy per uno".

Prudenti viro dilecto nostro Avanzino, armorum squadrerio.
Antonio da Fontanella ne ha exposto como i toy famigli gli hanno tolti decesepte ducati d'oro et uno de moneta, cioè ducati xvii d'oro et qualcuno de moneta et cappe et giornee, che sonno cose molte malfacte et ad nuy molto despiaceno. Sichè volimo, recevuta questa, senza alcuna contraditione et exceptione et repplicatione, debbe restituire, et cussì restituiray al dicto Antonio et compagni denari et ogni loro robba gli è stata tolta, che non gli manchi una strenga, altramente te advisamo che te li retenerimo et farimo pagare quisti della retentione tua ad rasione de duy per uno. Et sine certissimo. Data Mediolani, xxv aprilis 1452.
Ser Fazinus.
Cichus.