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46. Francesco Sforza a Filippo degli Eustachi 1452 gennaio 9 Lodi.

Francesco Sforza scrive a Filippo degli Eustachi di avere per certissimo che l'imperatore sarà in giornata o domani a Padova o a Treviso. Vuole che faccia con ogni celerità preparare e ornare le navi in modo che quando il figlio con i gentiluomini giungeranno a Cremona possano immediatamente salirvi. Quanto alle spese, egli (duca) ha ordinato al tesoriere e al referendario cremonesi di provvedervi.

Filippo de Eustachio.
Filippo, perchè el serenissimo re de Romani ogi o domane deve ad giongere ad Padova vel ad Trivisio, et questo habiamo per certissimo, et intendemo che molto esso re accellerà la sua andata ad Roma, il perchè dubitiamo che la decta venuta serà sì presta che l'andata de l'illustre conte Galeazo, nostro figliolo, et de miser Alexandro, nostro fratello, ad Ferrara per visitare essa sua maiestà non serà ad hora, salvo se non se faza con somma presteza. Per la qual cosa volemo subito, visis presentibus, tu debii con ogni celerità et diligentia possibile mettere in ponto et ordine quelle navi che, a l'altra volta ad Cremona, te fu ordinato preparate de zeloni et altre cose necessarie per honorare dicte navi. Et ad questo non li perdere tempo veruno per quanto hai caro la gratia nostra, adzochè quando e zentilomini veneranno ad Cremona insieme con lo dicto conte Galiazo possino, ad lor posta, montare in dicte nave et non stare lì ad perdere una hora de tempo, avisandote che noi scrivemo per la alligata al texaurario e al referendario nostri de Cremona, che debiano provedere a pagare ogni spesa che andarà per preparamento d'esse nave, secondo da ti seranno richiesti et informati, sichè provedi che prestissimo dicte navi siano in ordine et avisarane dì per dì come haveray facto. Data Laude, viiii ianuarii I452.
Cichus.