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466. Francesco Sforza al podestà, al comune e agli uomini di Soncino 1452 maggio 2 Milano.

Francesco Sforza avvisa il podestà, il comune e gli uomini di Soncino che agli uomini d'arme della squadra di suo figlio Tristano non devono dare se non la "stancia"

Dilectis nostris potestati, communi et hominibus Soncini.
Perché havimo commisso ad Tristano, nostro figliolo, che debia redunare l'homini d'arme della squadra soa in quella terra, volimo che li provediati de logiamenti, zoè de stancia, avisandovi che de questo non havereti altra faticha che de dargli stancia. Data Mediolani, die secundo maii 1452.
Marcus.
Iohannes.