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690. Francesco Sforza al marchese di Ferrara 1452 luglio 19 "apud Trignanum".

Francesco Sforza chiede al marchese di Ferrara di voler far avere al messo di Giovanni da Tolentino gli oggetti del cosiddetto Spogliacristo da Giovanni da Tolentino fatto impiccare per certe mene che lo Spogliacristo aveva. Gli oggetti, sono stati portati lì dal medico Gaspare da Milano ("quale stava in compagnia" del Spogliacristo) e ora il genero del duca li rivendica a saldo di un prestito di danari fatto alllo Spogliacristo.

Domino marchioni Ferrarie.
Havendo el magnifico nostro genero messer Zohanne Tholentino facto impichare uno suo compangno per certo tractato ch'el menava et altre cose (a) commisse, maistro Gasparro da Mediolano, medico, quale staseva in compagnia sua, s'è partito cum la robba del dicto compangno, chiamato Spogliacristo, et s'è reducto a quella città, et perché el prefato messer Zohanne era creditore d'esso (b) Spogliachristo de molti dinari, et dengna cosa è ch'el sia satisfacto sopra la robba sua, confortiamo et pregamo la signoria vostra gli piacia provedere che tucte le robbe, quale ha portate lì esso medico delli beni del dicto Spogliachristo, siano liberamente date et consignate al messo del prefato messer Zohanne, exhibitore della presente, como è iusto et rasonevele, de che vostra signoria ne farà grandissimo piacere et contentamento. Ex nostris felicibus castris apud Trignanum, die xviiii iulii 1452.
Irius.
Cichus.
In simili forma Antonio de Tritio.

(a) et altre cose ripetuto due volte.
(b) Segue messer Zohanne depennato.