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754. Francesco Sforza a Giovanni Caymo, commissario di Pizzighettone 1452 luglio (recte: agosto) 2 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ordina a Giovanni Caymo, commissario di Pizzighettone, di liberare Antonio Galluzo da Castilione, Zanino Galuzo e Giorgio de Rigorda, imprigionati per la voce che voleva che alcuni loro parenti fossero passati ai nemici, mentre, in realtà, erano nel campo sforzesco.

Iohanni Caymo, commissario Pizleonis.
El l'è vinuto qui da nuy Antonio Galluzo da Castilione, presente exhibitore, quale ne dice como tu hay, in quella nostra terra, luy et Zanino Galuzo et Iacomino et Zorzo de Regorda, tucti da Castione, perché, essendose partiti Salvino Galluzo, Guliello de Rigorda, Salvino et Bartholomeo de Mayano, loro parenti da Castione, se diciva fossero andati dal canto delli inimici. Et perchè dicti Salvino, Guillelmo et Bartholomeo sonno et se retrovano in campo nostro, ti committiamo et volimo che, non essendo loro destenuti per altra casone, debbi relaxarli et liberarli, che possano tornare ad Castione. Data in castris nostris apud Quinzanum, 2° iulii (lege: augusti) 1452.
Zanetus.
Cichus.