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989. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Gnogosorti 1452 settembre 15 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ordina al comune e agli uomini di Gnogosorti di non infastidire Giovanni Zenari perché contribuisca per un donativo a Pietro Palmero, uomo d'arme di Venezia, essendo egli contribuente con quei di Barbariga. Gli siano, perciò, restituite le bestie presegli per indurlo a tale contribuzione.

[ 248v] Comuni et hominibus Gnogosorti.
Zohanne di Zenari, presente latore, è stato qua da nuy et ne ha facta lamenta che vuy lo volete astringere et contribuire insieme cum vuy ala spesa de certo dono che haveti facto a uno Pedro Palmero, homo d'arme dela illustre signoria de Venecia, et per questa casone li haveti facte tuore certe soe bestie et dice non dovere pagare, né contribuire con vui a dicta spesa, perhochè luy pagha et contribuisse a Barbaricha. Et perché ne pare che luy habia raxone, volemo debiati, subito recevuta questa, farli restituire dicte soe bestie senza altra exceptione, perché non è licito, né honesto che luy sia constrecto a pagare in doi lochi. Et in questo non li faciate obiecto alcuno. Data in castris nostris felicibus apud Quinzanum, die xv septembris 1452.
Iacobus Bochinus.
Cichus.