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317. Francesco Sforza al podestà di Varese 1452 dicembre 31 Lodi

Francesco Sforza ordina al podestà di Varese di convocare coloro che si dicono esenti dai contributi locali in vigore di lettere ducali. Si faccia dire da loro perché sono esenti e si faccia mostrare le lettere ducali da loro vantate. Di tutto gli dia notizia e gli mandi le copie delle menzionate lettere.

[ 58r] Potestati nostro Burgi Varesii.
Como vederiti per lo tenore del'inclusa supplicatione s'aggravano li homini del Borgo nostro da Varesio, de molti quali habitano lì e sono debitamente attenuti, secondo che dicono, ad contribuire ad li carichi incombenti a quella terra et che, tamen, se voriano preservare exempti de tal carichi, soto pretexto de nostre lettere. Per la qual cossa, ut opportunius provideamus al'aggravamento d'essi supplicanti, ve scrivemo e volemo vogliati havere da vuy dicti homini, che se fano exempti e intendere da essi le casone e rasone per le quale deno essere exempti, nec minus habiati da loro le copie dele lettere, quarum vigore dicono essere exempti, avisandone subito del tucto e mandatine dicte copie. Data Laude, ut supra.