Villa Besozzi, Casati, Visconti di San Vito

Cologno Monzese (MI)

Indirizzo: Via Giuseppe Mazzini, 9 (Nel centro edificato storico perimetrato al 1989) - Cologno Monzese (MI)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: Impianto ad U di due piani fuori terra con ali laterali di altezza inferiore al corpo centrale. Sul lato destro l'ala si prolunga verso l'esterno per altri 50 m circa. Questo corpo in facciata appare costituito da due edifici accostati lievemente diversi in altezza e con composizione della facciata differente. L'edificio è a corpo doppio in muratura portante a mattoni pieni. All'estremità destra, sull'angolo si trova una colombaia.

Epoca di costruzione: sec. XVII

Descrizione

La villa presenta un impianto ad U, costituito dal corpo di fabbrica principale, allungato in direzione nord-sud, alle cui estremità si innestano due ali più basse, unite tra loro da un muro di cinta con al centro un cancello inquadrato da due pilastri a bugnato, fino a qualche decennio fa coronati da due aquile scolpite in pietra con uno stemma. A nord dell'ala laterale di destra si inseriscono altri corpi edilizi, che definiscono un cortile minore, in origine la corte rustica, e si estendono fino a incontrare la superstite torre medievale, sull'angolo nord-occidentale dell'isolato. L'ala laterale di sinistra reca, invece, sulle coperture un piccolo arco in mattoni su due pilastrini con una campana al centro, forse indizio della presenza di una cappella gentilizia oggi scomparsa.
Il corpo principale, a due piani come le più basse ali laterali, è interessato al piano terra da un portico a tre arcate su colonne binate e al primo piano da cinque finestre, di cui la mediana con balconcino dalla ringhiera in ferro battuto.
Sul portico - coperto, come tutti gli ambienti di rappresentanza, da un soffitto ligneo cassettonato con tracce di decorazione pittorica policroma - si aprono porte incorniciate da quadrature, le quali devono essere state completamente ridipinte e modificate nel XIX secolo, ammesso che non si tratti di un'integrale aggiunta di quel momento, visto che l'apertura centrale sulla parete est è coronata dallo stemma concesso da Vittorio Emanuele II al conte Gabrio Casati.
Sulla testata settentrionale del portico parte lo scalone d'onore, costituito da due rampe parallele in un vano dall'impianto rettangolare, con balaustrata in pietra arricchita da tre statue di amorini, uno semi coricato, gli altri a cavalcioni di un'aquila e con un cesto di fiori sul capo.
Scomparsi gli arredi storici, documentati da una serie di fotografie dell'inizio del XX secolo, le sale di rappresentanza conservano fasce con affreschi tardosecenteschi di ambito lombardo, che corrono lungo le parti alte delle pareti, immediatamente sotto i soffitti a cassettoni, così concepite in origine per lasciare lo spazio per rivestire la parte sottostante dei muri con tappezzerie e arazzi preziosi. Esse sono costituite da quadrature architettoniche con quadri riportati, tra cui vari paesaggi con edifici in rovina o marine, raffigurazioni personificate delle arti e, in una sala del primo piano, episodi dell'Orlando furioso.

Notizie storiche

L'attuale villa Besozzi Casati Visconti di San Vito a Cologno Monzese venne costruita dai Besozzi, probabilmente, nel terzo quarto del XVII secolo, riformando una preesistente casa forte di età medievale, acquistata durante il secolo precedente dal monastero di Sant'Ambrogio di Milano. Un termine ante quem per la collocazione dell'intervento architettonico è, infatti, costituito dalla data 1678, riportata nella decorazione affrescata di una delle sale del primo piano.
Il 18 ottobre 1798, la villa fu venduta a Gaspare Casati, insieme a tutto il patrimonio immobiliare a fondiario posseduto a Cologno dal conte Antonio Besozzi, e, sullo scorcio del secolo successivo, pervenne ai marchesi Visconti di San Vito, a seguito del matrimonio - celebrato il 9 settembre 1891 - tra Roberto Visconti di San Vito e Anna, ultima esponente della famiglia Casati. Essa venne lasciata al Comune di Cologno Monzese, cui appartiene tuttora, nel 1968. Purtroppo, in quel periodo venne distrutto il giardino, sulla cui area sorse un edificio comunale

Uso attuale: intero bene: servizi: uffici comunali

Uso storico: intero edificio: abitazione

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Accessibilità: Come arrivare
In auto da Milano: Tangeziale Est, uscita Cologno
metropolitana M2 fermata Cologno.

Note
Di proprietà del Comune di Cologno. Rivolgersi allo stesso per le visite.

Riferimenti bibliografici

Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972, pp. 326-327

Beni architettonici ed ambientali della provincia di Milano, Milano 1985, p. 51

Severi G., Cologno Monzese. Dalle origini ai nostri giorni, Monza 1985, pp. 95-99

Süss F., Le ville del territorio milanese. Aspetti storici e architettonici, Milano 1988, v. II pp. 102, 128

Severi G., Cologno Monzese. Dalla sua storia le radici del 2000, Cologno Monzese 1999

Ferrario Mezzadri E., Villa Besozzi Casati, Cologno Monzese 2000

Fonti e Documenti

scheda di valutazione

Credits

Compilazione: Ferrario, Elisabetta (1991)

Aggiornamento: Salerni, Patrizia (1998); Ceratti, Alessandro (2002); Montani, Anna Chiara (2006); Tolomelli, Davide (2006)

Descrizione e notizie storiche: Montani, Anna Chiara; Tolomelli, Davide

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