Salfra dei fratelli Salvi srl [numero REA: 48585 Bg] (1944 -)

Sede: Bergamo

Tipologia ente: ente economico/impresa

Progetto: Centro per la cultura d'impresa: censimento descrittivo degli archivi d'impresa della Lombardia

Salfra dei fratelli Salvi srl [numero REA: 48585 Bg]; condizione giuridica: società a responsabilità limitata

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività iniziali:
Salvi Giovanni di Pagliaroli Maria - - - ; 14.39; 14.11

Ragione sociale/forma giuridica/capitale sociale e settore di attività finali:
Salfra dei Fratelli Salvi Srl - 112.000 Euro - ; 14.39; 14.11

Nell'autunno del 1944, rimasta da poco vedova, Maria Pagliaroli decideva di riconvertire l'attività di cappellaio del marito Giovanni aperta a metà degli anni '30 (rea CCIAA Bg 29.842) in un piccolo laboratorio artigianale specializzato nella produzione di capi in maglia e pelle. Negli anni del miracolo economico, l'impresa - che da Borgo Santa Caterina era stata trasferita in via Baioni 44 - sarebbe cresciuta velocemente arrivando a dare lavoro a una cinquantina di operaie. Accanto alla maglieria e ad articoli in lana, la produzione comprendeva articoli di lusso (golf, guanti, giacche in camoscio e renna) che trovavano esito nei migliori negozi italiani. Intanto nel 1952, l'azienda aveva assunto la nuova denominazione di Salvi Giovanni - Salfra Confezioni di Pagliaroli Maria. Due anni dopo, in seguito all'ingresso nell'impresa dei figli Attuel, Arnaldo e Bruno, l'impresa aveva assunto la denominazione di Salvi Giovanni - Salfra Confezioni dei F.lli Salvi. Nel luglio del 1962, la società di fatto assunse la denominazione di Salfra dei F.lli Salvi. Nel gennaio del 1969 si procedeva alla regolarizzazione dell'impresa trasformandola da società di fatto in società in nome collettivo, con un capitale sociale pari a 99 milioni di lire. Un anno e mezzo più tardi, una nuova trasformazione portò alla nascita della Salfra dei Fratelli Salvi Spa con un capitale sociale di 75 milioni di lire (poi portato a 210 nel '73). Nel 1972, al posto del dimissionario Bruno Salvi, faceva il suo ingresso Roberto Salvi, in qualità di consigliere. Con gli anni Ottanta, si aprì una nuova fase di rilancio per l'impresa bergamasca sui mercati italiani e stranieri supportata sia dall'aumento del capitale sociale a 600 milioni di lire e sia dall'apertura di un ufficio nella centralissima via Visconti di Modrone a Milano (chiuso poi nel '92). Nel 1989, l'impresa venne trasformata in società a responsabilità limitata Salfra dei F.lli Salvi srl mantenendo inalterato il capitale sociale. L'anno seguente, Dario Salvi faceva il suo ingresso nell'azienda di famiglia in qualità di consigliere delegato. Negli anni seguenti, l'attività dell'impresa, che occupa 15 dipendenti, è proseguita lungo le direttrici consuete sempre privilegiando una produzione di qualità. Tra il 2006 ed oggi, oltre all'uscita di scena di Attuel Salvi dopo pi di cinquant'anni di impegno societario, è da registrare l'ingresso di una nuova generazione Salvi. A Dario e Roberto, infatti, si sono aggiunti prima Piero e poi dal 2008 Giovanni, entrambi consiglieri dell'azienda di famiglia.

Compilatori
Pizzorni Geoffrey, Archivista