Unità compresa in: Capitolo della cattedrale di Brescia - Fondo pergamenaceo

Testamento (1509 marzo 7)

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Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 218

Descrizione estrinseca: Copia autentica.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 218.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Mazzo T, n. 33.r. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., b. 316, Mazzo T, n. 33.

Data topica: Brescia

Note: La pergamena misura mm 235 x 425 ed è in mediocre stato di conservazione. Nel verso: 'Testamentum domini Danielis de Emilis'.

Numero corda: 251

Contenuto:

Nella cucina della casa del nobile Daniele Emili, in Cittadella Nuova. Daniele q. Mattia Emili, cittadino e abitante di Brescia, in sede testamentaria indica le seguenti volontà:- ; Affida la sua anima alla Vergine Maria.- ; Lascia un legato di lire tre planette alla Santissima Scuola del Corpo di Cristo in Cattedrale; l'importo dovrà essere versato entro un anno dalla data della sua morte.- ; Lascia un legato di lire tre planette al monastero di S. Apollonio fuori città.- ; Lascia un legato di lire tre planette al monastero di S. Rocco fuori città.- ; Lascia un legato di lire tre planette al monastero di S. Chiara Nuova.- ; Lascia alla moglie Ginevra: un legato di cento ducati (in beni) derivanti dalla sua legittima dote di settecento ducati; il diritto di poter vivere in tutti i "locali" essa voglia, vita natural durante; l'usufrutto di tutti i suoi beni, con il patto che si impegni a conservare per gli eredi il livello pagato da Battista Samadri.- ; Lascia alle figlie Laura e Margherita cinquecento ducati.- ; Nomina suoi eredi universali i figli maschi legittimi Pietro Giacomo, Giovanni Battista e Camillo.- ; Nomina Ginevra tutrice e curatrice dei suoi figli.- ; Lascia ai suoi fratelli Paolo e Angelo e ai suoi cugini Geronimo e Nicolino Palazzi un ricordo preso dai suoi beni.- ; Revoca il codicillo inserito nel testamento del 1502, che viene annullato a tutti gli effetti dalla presente scrittura. - ; Il notaio Tonino da Bornato dichiara che la morte del testatore è avvenuta il giorno 2 gennaio 1511.- ; TT: Taddeo Vignola architetto q. Giacomo falegname; Cristoforo q. Tomaso Rossi da Seniga 'sutor'; Lorenzo q. Bonino del Conte falegname; Tomaso q. Bernardo Maccarini falegname; Francesco figlio di Pietro Malgesi costruttore di balestre in Bagnolo; Paolo di Cristoforo; Bernardo di Benedetto da Monticelli, falegname; tutti cittadini e abitanti di Brescia.- ; (ST) Tonino q. Fabio da Bornato, not. pub. - ; (ST) Geronimo figlio di Marco da Bornato, not. pub., cittadino e abitante di Brescia, registra il presente atto il giorno 1 febbraio 1511.- ; Palo Zane, vescovo di Brescia convalida le scritture di cui sopra e, quindi, i legati in essa contenuti, rogate dal notaio Tonino da Bornato. In Brescia, palazzo vescovile, il giorno 3 aprile 1521. Geronimo Savalli, cancelliere vescovile.

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