Unità compresa in: Capitolo della cattedrale di Brescia - Fondo pergamenaceo

Bolla (1513 giugno 6)

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Segnatura definitiva: A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 228

Descrizione estrinseca: Originale.A. Dm. Bs., A. Cap., Perg. n. 228.v. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., Filza 4a, n. 3.r. s.:A. Dm. Bs., A. Cap., b. 209, Filza 4a, n. 3.A. Dm. Bs., A. Cap., b. 50 "Liber F, Memorabilium", cc. 59r-59v.

Data topica: Roma

Note: La pergamena misura mm 660 x 520 e conserva la bolla pendente da filo di seta intrecciato; ottimo stato di conservazione. Con capolettera ornato. Nel verso: '1513. Bulla Leonis papae unionis ecclesie de Seniga' e 'Filza 4a, n. 3'.

Numero corda: 261

Contenuto:

In seguito alla supplica inviata a papa Leone X dai canonici e mansionari della Cattedrale di Brescia, nella quale gli stessi si lamentavano della diminuzione delle rendite della Mensa Comune a causa dei gravi danni subiti in occasione dell'ultima guerra, il papa Leone X accorda alla Mensa Comune l'unione della chiesa parrocchiale di Seniga, vacante per rinunzia, con tutte le sue pertinenze, suoi annessi, frutti e proventi i quali, a detta dei canonici stessi, non eccedono l'annuo valore di ducati duecentocinquanta d'oro. Il papa stabilisce inoltre che una congrua porzione dei suddetti proventi (tassabile dall'ordinario) debba essere corrisposta ad un vicario perpetuo, affinché possa presiedere alla ufficiatura e alla cura delle anime dei parrocchiani nella chiesa di Seniga. Inoltre, resta stabilito l'obbligo di eleggere due altri preti mansionari, ai quali verrà assegnata una congrua porzione dei frutti della Mensa Comune ed i quali avranno il compito di assistere alle ufficiature delle ore canoniche e di celebrare le messe.

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