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395. Francesco Sforza al referendario di Pavia 1453 gennaio 7 Milano

Francesco Sforza vuole che il referendario di Pavia, verificato il vero di quanto affermato nella supplica di Gianpaolo dei Cortesi, faccia liberare dal carcere il ricorrente, data comunque garanzia di stare alla sentenza del tribunale. Se vi fosse altro giuridicamente rilevante, lo si faccia sapere al duca.

[ 96r] Refferendario nostro Papie.
Intendarite la querela n'è fata per parte de Zannepaulo deli Cortesi, citadino nostro de Pavia, per l'inclusa supplicatione, e perché, essendo vere le cosse narate, esso supplicante haveria iusto admodum agravamento, perché licet cuicunque iniuriam propulsare, pertanto ve comandemo e volemo che, si narrata vera sunt, faciati libere relaxare al dicto supplicante e carceribus, ipso tamen idonee satisdante de stando et parendo iuri, acioché'l non habia iusta casone de condolerse. Si tamen aliud iuridicum adesset in contrarium, de eo fatine aviso per vostre lettere. Data Mediolani, vii ianuarii MCCCCLIII. (a)


(a) A margine: Pro Iacobo de Rivoltela.