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46. Francesco Sforza ad Antonello da Castrodurante 1452 gennaio 7 Lodi.

Francesco Sforza circa l'iniziativa di Antonello da Castrodurante per cercare la pace tra lo Sforza e il duca di Savoia, gli ricorda il consenso necessario degli alleati Fiorentini e di Genova. Quanto alle entrate delle possessioni chiederà a Fioravanti di provvedere per dell'anno appena iniziato.

[ 9v] Strenuo Antonello de Castrodurante.
Havimo recevuto la toa lettera et inteso quello ne scrivi in volere operare de tractare pace fra lo illustre signore duca de Savoya et noy; dicemo che ne rendiamo certissimi che tu faresti cum fede et sollicitudine tucto quello ne scrivi ma, considerato che noi non porressimo attendere né ne impazaressimo in cosa alcuna senza saputa et consentimento deli excelsi signori Fiorentini et della comunità de Zenova; siché adesso non volimo actendere ad simili cose, siché te regratiamo dela toa bona voluntà et crediamo quello ne recordi lo fai ad bono fine. Ala parte che tu dici dela intrata dele possessioni et cetera, dicemo che non te possimo donare dicta intrata, perché non gli havimo ad fare niente; ma bene ne volimo operare cum Fioravante che lo faza, et dal canto nostro si gli farà el potere per fare che habiati l'intrata de questo anno como tu ne scrivi. Laude, vii ianuarii 1452.
Cichus.
A margine: De pace tractanda cum illustri domino duce Sabaudie.
De intrata possessionis Floravantis.