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1148. Francesco Sforza a Simone Benedetti da Pesaro 1450 dicembre 13 Lodi

Francesco Sforza ordina a Simone Benedetti da Pesaro, podestà di Fiorenzuola, di costringere «el Mato» a restituire il ronzino rubato a Giannetto da Roma, da lui anche ferito, e di metterlo in prigione.

Potestati Florenzole (1).
Havimo presentito che ali dì passati uno giamato el Mato, che fo fameglio de misser Gasparro del Piglio, asaltò ala strata et feriti Zanneto da Roma, fameglio de misser Iacomazo, et gli tolsi uno roncino, como più pienamente te sarai informato da esso Zannè. Pertanto, aciò che li malfactori siano puniti, volimo et te cometimo che, havendo informatione che cusì sia, tu constrenzi dicto Mato ala restitutione del cavallo et ulterius lo metiti in distrecta pregione da non essere relaxato senza nostra licencia, procedendo circa ciò diligenter et caute, aciò ch'el malfactore non pigliasse altro partito. Laude, xiii decembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Simone Benedetti da Pesaro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 504).