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1389. Francesco Sforza ad Aimo Marliani 1451 gennaio 9 Milano

Francesco Sforza comanda ad Aimo Marliani, podestà di Melzo, di restituire quanto rubato agli uomini di alcune cascine per una tassa da loro non dovuta.

Potestati Melcii (1).
Havemo havuto lamenta che hay mandato a fare certa robbaria al'homini dele cassine chiamate la Toraza da Mandello per casone de tassa de uno cavalo tassatoli per el compartito facto per l'homini de quello nostro vicariato, della qual robbaria essi homini molto se ne agraveno, maxime perché dicono che non sonno de quello vicariato, neanche della pieve de Gorgonzola. Il perché te commectiamo et volimo che, essendo cossì como havemo havuta la informacione, debbi subito revocare ogni novitate facta contra loro et restituirli dicta robbaria liberalmente et fare che da mò inanzi non sianno per ti più molestati per tale casone, perché, non essendo dicte cassine del vicariato et pieve predicte, non saria ponto ragionevele et honesto. Mediolani, viiii ianuarii 1451.
Cichus.


(1) Identificato come Aimo Marliani (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 208).