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569. Francesco Sforza a Giovanni Giordani da Pesaro, Battista Sabelleschi da Norcia, Alessandro Castiglioni e agli Anziani di Parma 1450 settembre 28 Milano

Francesco Sforza ordina al commissario e al podestà e agli anziani di Parma che ricuperino sollecitamente la taglia posta in luogo dell'imbottato.

Potestati (1), commissario (2), referendario (3) et Ancianis Parme.
Per altre nostre lettere havemo scripto che la taglia in luocho dela imbotade se metesse, detrati alcuni loci descripti in quelle nostre littere et, secondo intendemo, fin al presente non l'haveti facto, dicendo che è contra la forma deli vostri ordini. Dela qualcosa assay se maravigliamo, havendo nuy scripto ch'el facesti solum per questo anno tanto per certi respecti, quali se vuy li sapesti non dubitamo restareti contenti. Pertanto volemo che, vedute le presente nostre littere, per ogni modo restiati contenti dela dicta taglia, come per altre nostre littere ve havemo scripto, et questo dicemo per questo anno tanto. Li dinari dela quale taglia volimo che vuy, commissario et potestate, sollicitati siano presto retrati, ad ciò se possa satisfare a quili ha assignatione sopra la dicta taglia, come è nostra intencione sia satisfacto a qualunche habia assignatione. Preterea nuy intendemo et volimo che tucti li dinari, quali pertengano alla Camera nostra, siano pagati in mano del texaurerio de quella nostra citade (4) et se altre nostre lettere fusseno in contrario a questa nostra voluntà, per la presente nuy le revocamo, et questo facemo ch'el dicto texaurerio habia assignare ragione alli Magistri dele intrate nostre, secondo li ordini dela Camera nostra. Mediolani, xxviii septembris 1450.


(1) Identificato come Giovanni Giordani da Pesaro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 459).
(2) Identificato come Battista Sabelleschi da Norcia (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 457).
(3) Identificato come Alessandro Castiglioni (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 462).
(4) Identificato come Bartolomeo Folchini (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 464).