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612. Francesco Sforza a Francesco Maletta 1450 ottobre 7 Milano

Francesco Sforza ordina a Francesco Maletta di liberare Giacomo da Urbisaglia, ritenendo lui e suo fratello suoi buoni amici e servitori.

[ 188v] Francisco Malette.
Havemo veduto quanto ne hai scripto de quello hai sequito cum Iacomo da Urbesaglia. Dicemo che de tucto remanemo advisati, et perché questo tale Iacomo non è quello che volimo dire nuy, considerato che costui et lo fratello sonno valenti homini et nostri boni amici et servitori, come per experientia li havemo sempre cognoscuti et de loro havemo quella bona confidentia che potessimo havere da alcuno nostro servitore et amico, volimo che subito havuta questa debi liberare et relaxare lo dicto Iacomo et rendergli soi cavalli arme et robba, che non gli manchi tanto che vaglia un pontale de strenga, perché siamo certi che loro non fariano né consentariano fosse facta una minima cosa contra lo stato nostro. Mediolani, vii octobris 1450.
Cichus.
Dupplicata fuit die xiii octobris Mediolani.