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808. Francesco Sforza a Borso d'Este 1450 novembre 9 Milano

Francesco Sforza informa Borso d'Este, marchese di Ferrara, di avere solo visto Nicolò Salimbeni, suo messaggero, perché, ritornato all'osteria, è morto. Se doveva riferire cose importanti, mandi un altro inviato.

Domino marchioni Ferrarie.
Advissamo la segnoria vostra che mercordì proximo passato, che fo a dì quatro del presente, gionse qua da nuy Nicolò Salimbene, fameglio dela signoria vostra, cum littere credenciale de quella. Et perché dicto Nicolò vense tarde et solamente presentò le littere et fece la visitacione, rimasimo cum luy che vegnisse da nuy la matina sequente et che gli daresimo audientia et retornato ala hostaria subito se amalò et non è may venuto nì mandato da nuy et tandem è morto. Siché, havendo lui a referire cosa alcuna d'importantia, la segnoria vostra gli ne pò mandare un altro overo dirlo cum Antonio da Trezo , el quale poy ne avisarà per sua littera de tuto, siché la segnoria vostra sia avisata de quanto circa ciò gli accade. Del caso del dicto Nicolò n'è tanto rincresciuto quanto dir se possa. Mediolani, die suprascripta.
Cichus.