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863. Francesco Sforza ad Antonio da Pesaro 1450 novembre 14 Milano

Francesco Sforza comunica ad Antonio da Pesaro che nonostante le gride non lo ritiene ribelle e vuole che il suo nome sia cancellato ove apparisse come tale.

[ 243r] Ser Antonio de Pisauro.
Havemo udito voluntera et inteso quanto ne ha referito il nobile Carlo da Langnello per parte vostra. Et per compiacerve in quanto luy ne ha rechiesto per parte vostra, nuy ve avisemo fine mò che non vi havemo per ribello et cossì per lo presente ve chiarimo, non obstante alcune cride havessemo facto pubblicare per le quale potesseno quoque modo essere reputato ribello, ale quale cride, per quanto aspecta al facto vostro, derogamo et volimo sia derogato et havimo chiariti li nostri officiali et magistrati deputati ad exequire le dicte cride che vi havimo per exceptato et commandatoli per nostre lettere che de tucti et qualuncha libro dove fostivo scripto per ribello, vigore dele cride, vi debbano cassare, irritare et anullare ogni scriptura contra et in vostro preiudicio facta per dispositione d'esse cride. Et così si farà. Mediolani, xiiii novembris 1450.
Cichus.