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235. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo 1448 gennaio 28 Cremona
Francesco Sforza ribadisce a Gracino da Pescarolo che nulla venga innovato per la provvigione a Giovanni Francesco Balbi.
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49r]
Gracino.
Gracino, ulterius nui ve scrivessemo pių dė sonno che volevamo sopra la provisione de magistro Francisco Balbo, che fo medico della bona memoria del duca de Mediolano, non fosse innovata cosa alcuna. Pertanto ad quella prima lettera noi ve scrivessemo ce referemo et cusė fate. Ex Cremona, 28 ianuarii 1448.
Franciscus Sfortia Vicecomes, et cetera. A tergo: Nobili dilecto nostro Gracino de Piscarolo, referendario nostro Papie.