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236. Francesco Sforza a Gracino da Pescarolo 1448 febbraio 14 Cremona

Francesco Sforza scrive a Gracino da Pescarolo di essere contento che si corrisponda a Giovanni Francesco Balbi i denari che soleva havere al tempo di Filippo Maria Visconti.

Gracino.
Egregie dilecte noster, havemo inteso, et cetera. Preterea siamo contenti et volemo che permettati et lassati che ad magistro Iohanne Francisco Balbo sia resposo delli denari quali soleva havere sopra la pesa al tempo della felice memoria dello illustrissimo signor quondam duca de Mediolano, delli quali hebbe donatione dalla signoria soa, non intendendo però per questo farli confermatione alcuna de epsa donatione, ma che in questo se soprastia fine alla venuta nostra lì. Cremone, xiiii februarii 1448.
Cichus.
Franciscusfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Egregio dilecto nostro Gracino de Piscarolo, referendario civitatis nostre Papie.