Registro n. 3 precedente | 556 di 801 | successivo

556. Francesco Sforza informa a Giuseppe da Forlì 1450 dicembre 16 Lodi

Francesco Sforza informa magistro Giuseppe da Forlì, castellano di San Colombano, che manda da lui certo Matto e certo Morlino, imputati dei furti avvenuti a Cognolo.

[ 116r] Magistro Iosep de Forlivo, castellano Sancti Columbani.
Ser Andrea, nostro canzellero, ce ha refferito, per scarico de se, la facenda de una certa robbaria fo facta neli dì passati presso Cognolo contra il potestà del dicto locho, certi citadini de Pavia et alcuni altri, et che tu ha lì presso de ti sostenuto uno chiamato Marmorolo, quale era imputato essere uno delli malifactori. Et perché pare ch'el predicto non sia in colpa, scrivemo per l'alligata lettera al conte Iohanne, barba del conto Lodovico, et, in abscentia soa, al podestà de Belgioiosa, qual subito, per messo proprio, mandarai, che debbia mandare lì uno chiamato el Matto, fameglio de Paris, et uno altro chiamato Morlino, fameglio de Catena, quali pare se habbia indicio essere difetosi in tale cosa, siché siandote presentati dicti duy volemo intervegni et sappi da loro como el facto è passato, usando circha ciò quella diligentia et subtilità te parerà expediente per modo che dicta robbaria se trovi. Et avisarne como hay facto. Siamo bem contenti che, presentati te seranno li dicti duy, non trovandosse altramente in colpa el dicto Marmorolo, el debbi liberare. Laude, xvi decembris 1450.
Cichus.