Stazione VII: Gesù cade sotto la croce la seconda volta

Andreozzi, Anton Francesco

Stazione VII: Gesù cade sotto la croce la seconda volta

Descrizione

Denominazione: Via Crucis

Autore: Andreozzi, Anton Francesco (1663-1730)

Cronologia: ca. 1685

Tipologia: scultura

Materia e tecnica: terracotta/ invetriatura

Misure: 3 cm x Ø 42 cm

Notizie storico-critiche: Montata in una cornice in legno modanato laccato di bianco, questa terracotta raffigura la settima stazione della Via Crucis: sulla via al Calvario, Gesù cade per la seconda volta sotto il peso della croce.
Il tondo, insieme all'altro in collezione Zeri anch'esso conservato in Accademia Carrara (n. inv. 98ZR00018), faceva parte di una Via Crucis in terracotta invetriata ordinata dal Granduca Cosimo III Medici ai giovani artisti che allora frequentavano a Roma l'Accademia di Belle Arti da lui fondata. Alla serie parteciparono Anton Francesco Andreozzi, Giovan Camillo Cateni, Francesco Ciaminghi e Giuseppe Piamontini. Ciro Ferri avrebbe dovuto sovrintendere all'impresa, fornendo i disegni e seguendo i giovani scultori. Collocata all'aperto lungo la via di accesso alla chiesa del convento di San Pietro d'Alcantara, edificato a partire dal 1678 a Montelupo Fiorentino, la Via Crucis fu poi smantellata nel 1785 (in sito restano solo tre tondi). Le due stazioni in collezione Zeri sarebbero da identificare con i numeri 7 e 8 di una nota spesa di Apollonio Bassetti (Miscellanea Medicea, 368 carta, 1272 verso), segretario di Cosimo III, nelle quale sono segnalati, oltre i soggetti dei bassorilievi, anche i nomi degli artisti a cui fu affidata l'esecuzione. Sulla base di questa nota M. Visonà identificò l'autore in Anton Francesco Andreozzi. L'uso della terracotta invetriata testimonia la volontà di restare fedeli alla tradizione ("Il conoscitore d'arte...", 1989, pp. 38-39).

Collocazione

Bergamo (BG), Accademia Carrara - Museo

Credits

Compilazione: Civai, Alessandra (2018); Fracassetti, Lisa (2018)

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).