Il fondo fotografico

L’archivio fotografico Edison è costituito da ca. 230.000 documenti fotografici di cui circa 150.000 stampe, 50.000 negativi su lastra di vetro e 30.000 tra negativi su pellicola, diapositive e fotocolor. Con una convenzione sottoscritta nel 1999 Edison ha dato in deposito il fondo al Centro per la cultura d’impresa affinché quest’ultimo lo conservi, lo valorizzi e lo metta a disposizione degli studiosi. L’archivio, testimonianza viva e riorganizzata di un fondamentale segmento dell’economia italiana, è stato dichiarato di interesse particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia nel luglio 2004, inserendosi nel circuito dei beni culturali nazionali rilevanti. La documentazione testimonia l’attività chimica di Montecatini e, solo in misura minore quella elettrica di Edison, con la quale l’impresa si fuse nel 1966. Con la costituzione nel 1962 di Enel e con il successivo trasferimento ad essa, entro un anno, delle imprese che esercitavano, in via esclusiva o principale, le attività di produzione, trasporto, distribuzione e vendita di energia elettrica, per Edison venne a cessare di fatto una parte importante della propria attività. Ulteriore conseguenza della nazionalizzazione del sistema elettrico, fu il trasferimento alla stessa Enel non solo delle centrali che non alimentavano gli impianti di Edison, ma anche della sezione dell’Archivio fotografico inerente all’attività elettrica. La documentazione è stata riordinata per soggetto (quindi non cronologico o per autore). Come in questi casi accade all’interno di ciascun contenitore ci sono immagini su supporti di epoche diverse con tematiche simili. L’archivio è ancora in corso di studio, analisi e catalogazione. Al momento sono stati catalogati circa 5.200 immagini.