Concorso per il Salone d'onore, VI Triennale, Milano (1936)

sottoserie | livello: 3

Produttore fondo: Baldessari Luciano (Rovereto, 1896 - Milano, 1982)

Consistenza: 3 unità documentarie

Contenuto: Luogo: Milano, Palazzo dell'Arte
Committente: Esposizione Internazionale delle Arti decorative e Industriali moderne e dell'Architettura moderna
Collaboratori: Leone Lodi (altorilievo)
Consistenza: 3 unità documentarie
Realizzazione: no
Descrizione: Il bando di concorso per un Salone d'Onore, da realizzare in occasione della VI Triennale di Milano, richiedeva la progettazione di un ambiente da adibire alle cerimonie ufficiali. Il progetto di Baldessari gioca sui diversi motivi decorativi delle quattro pareti, intercalando soluzioni di grande modernità con citazioni dalla tradizione italiana. La sua proposta prevede la giustapposizione di una parete in vetrocemento con una parete trattata a finto mattone faccia a vista, la cui decorazione a losanghe si ispirava al Palazzo Ducale di Venezia. Su una delle due pareti corte sarebbe stata conservata la nicchia già esistente, ora rivestita in legno di rovere lucidato. Ad essa avrebbe condotto una scalinata di marmo nero, che avrebbe svolto funzione di spalto ospitando le autorità durante le cerimonie, mentre l'oratore, o la più alta autorità presente, avrebbe preso posto nella nicchia. Contro la parete di fronte, su uno zoccolo in muratura, sarebbe stata posta una statua in gesso raffigurante Cesare Augusto. Il pavimento esistente sarebbe stato conservato.
Il progetto, in una prima fase, risulta vincitore a pari merito con quello di Giancarlo Palanti. La giuria chiede dunque che venga sottoposta una nuova proposta. In questo secondo progetto viene conservata la parete in vetrocemento illuminata dall'esterno, mentre i partiti decorativi delle altre pareti vengono semplificati. Una quinta in marmo bianco lucidato, contro cui viene posta la poltrona reale in velluto rosso, occupa la parte centrale della parete di fondo, rivestita con intonaco grigio caldo a grana grossa. Sempre su questa parete viene posto un altorilievo in cemento a impasti colorati eseguito da Leone Lodi. Le altre due pareti sono in finto marmo grigio chiaro e in mattoni dipinti grigio - rosa.
Nonostante i correttivi apportati nella seconda fase, la commissione premia il progetto di Palanti (con Marcello Nizzoli ed Edoardo Persico).
La serie è composta da tre schizzi.

Bibliografia:
- Ciagà 1997 a = Graziella Leyla Ciagà, Luciano Baldessari nelle carte del suo archivio, Guerini studio, Milano, 1997
- Ciagà 2005 = G.L. Ciagà (a cura di), Luciano Baldessari e Milano, C.A.S.V.A., Milano, 2005, p. 93
- Fagone 1982 = Vittorio Fagone, Baldessari. Progetti e scenografie, Electa, Milano, 1982
- Mosca Baldessari 1985 = Zita Mosca Baldessari, Luciano Baldessari, catalogo della mostra, Museo Provinciale d'Arte, Palazzo delle Albere, Trento, giugno - agosto 1985; Triennale di Milano, Milano, settembre - ottobre 1985, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1985

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