Zonda (1922 - 1971)

Sottoclasse | livello: 6

Produttore fondo: Milano, Ospedale Maggiore di Milano (1456 - 2005)

Consistenza: 14 fascc.

Storia archivistica: Nota storica
"L'edificazione del padiglione di Chirurgia vascolare e dei trapianti avvenne grazie alla generosa elargizione dei fratelli Emilio ed Enrico Zonda: risale al 10 dicembre 1913 la delibera di accettazione della "munifica donazione" emessa dal Consiglio degli Istituti Ospitalieri di Milano, all'epoca presieduto da Filippo Mezzi.
Enrico Zonda, anche a nome del fratello, si impegnò a far costruire in favore dell'Ospedale un padiglione chirurgico "per malattie di forme acute" della capienza di 120 posti letto, allo scopo di far fronte alla carenza di spazio e ai "gravissimi inconvenienti derivanti dall'affollamento". Il benefattore espresse la volontà che la realizzazione del nuovo edificio fosse affidata all'ingegner Angelo Radaelli, il progetto del quale venne allegato all'istrumento di obbligazione e richiese anche che la direzione della Divisione di chirurgia venisse affidata al dottor Baldo Rossi per le sue provate capacità.
I lavori di costruzione del nuovo padiglione cominciarono verso la fine di gennaio del 1914. L'edificio venne ultimato nell'aprile del 1915 e la cerimonia d'inaugurazione del nuovo padiglione di chirurgia si tenne - non casualmente - il 1º maggio, in presenza del sindaco di Milano avvocato Emilio Caldara, del prefetto di Milano senatore Carlo Panizzardi, del presidente degli Istituti Ospitalieri, dottor Arienti, di tutti i membri del Consiglio e di gran parte del personale medico e sanitario e di numerose altre personalità.
Dotato di un piano rialzato per gli ammalati con forme settiche, di un primo piano per le forme asettiche ed un secondo per quelle traumatiche, e inoltre fornito di tre ampie terrazze per l'elioterapia, lo Zonda fu presto adibito al ricovero dei feriti del primo conflitto mondiale, riaprendo alla "pratica civile" nel maggio 1919.
La benevolenza di Emilio Zonda verso l'Ospedale Maggiore non venne meno negli anni successivi. Nel 1924 il Consiglio (presidente Luigi Lanfranconi) deliberò l'approvazione di alcune riforme edilizie al padiglione, finalizzate all'istituzione della Clinica Universitaria di Chirurgia, la spesa delle quali venne interamente sostenuta da Emilio Zonda e Baldo Rossi. Le modifiche prevedevano la costruzione dell'anfiteatro chirurgico, "composto di una nuova sala operatoria e dell'aula di lezione con tutti gli annessi necessari" su progetto del geometra Mario Brischetti. I lavori in questione vennero ultimati nel giugno del 1927.
Ed ancora nel 1926 si procedette alla costruzione di un sopralzo al padiglione, secondo il progetto realizzato dall'Impresa di costruzioni Agosteo - Grigioni, per ordine di Emilio Zonda, il quale se ne assunse in toto la spesa. I lavori di sopralzo del corpo centrale dell'edificio iniziarono il 17 maggio 1926 e furono ultimati nel luglio del 1927.
Il padiglione fu colpito durante i bombardamenti del 24 ottobre 1942, del 14 febbraio 1943 e dell'agosto dello stesso anno; in seguito a questi ultimi l'edificio riportò i danni più gravi, la distruzione del tetto, dell'aula universitaria e delle sale operatorie.
Nel 1968 i professori Edmondo Malan, direttore della Clinica di Patologia Chirurgica, Guido Melli, direttore della Clinica Medica, e Giovanni Battista Lasio, direttore della Clinica Urologica, fecero richiesta presso l'Amministrazione per l'allestimento di un efficiente servizio di emodialisi e di un reparto sterile, indispensabili per l'esecuzione di eventuali interventi di trapianto renale. A questa richiesta seguirono molteplici proposte di modifica, ristrutturazione e razionalizzazione del padiglione, al fine di sopperire alle gravi carenze igienico - sanitarie esistenti e di istituirvi un efficiente Centro Trapianti.
Il progetto di modifica radicale del padiglione sottoposto dall'Amministrazione al Comune di Milano non venne accettato, in quanto richiedeva l'occupazione di aree del Policlinico definite non edificabili dal Piano Regolatore della città. Vennero tuttavia effettuati diversi interventi.
Tra il 1974 e il 1975 fu riattivato il reparto operatorio del III piano; nel 1975 si iniziarono i lavori di risistemazione del reparto radiologico del padiglione, ultimati nel 1979. Nel 1978 si decise di procedere a una generale ristrutturazione del padiglione per lotti di lavoro: sistemazione del seminterrato e del piano rialzato con costruzione di un nuovo reparto operatorio e delle sottostazioni per gli impianti tecnologici, la riorganizzazione del III piano come reparto di degenza (sterile e non) e come servizi divisionali del centro trapianti renali dell'ospedale. La giunta regionale infatti aveva autorizzato l'Ospedale, con deliberazione del 22 giugno 1978, ad istituire presso il III piano del padiglione una divisione di Chirurgia Vascolare e di trapianto di rene.
Nel corso del decennio successivo i progetti di ristrutturazione vennero modificati in base alle rinnovate esigenze medico - scientifiche, posticipando la conclusione dei lavori. Agli inizi del 2000 si è dato avvio alla completa ristrutturazione del padiglione, che si è conclusa con l'inaugurazione avvenuta il 6 marzo 2004, alla presenza del ministro della salute professor Girolamo Sirchia.
Il nuovo padiglione risponde a tutti i moderni criteri sanitari e architettonici: le cinque sale operatorie possono essere considerate tra le migliori della Lombardia, la terapia intensiva postoperatoria è caratterizzata da un elevato livello tecnologico, le stanze a 2-3 letti sono dotate di aria condizionata e servizi privati."
[Bianchi, Todeschini 2005 b]

Documentazione correlata:
- Donazioni, Zonda fratelli Donazioni, Zonda comm. Emilio Case di residenza, Incursioni aeree Registri delle deliberazioni: 10 dicembre 1913; 12 aprile 1915; 6 luglio 1925; 17 maggio 1926

Bibliografia:
- Bianchi, Todeschini 2005 b = P. Bianchi, G. Todeschini, Padiglione "Enrico ed Emilio Zonda" (1915), in P.M. Galiberti, S. Rebora (a cura di), Il Policlinico. Milano e il suo ospedale, Milano, 2005, pp. 151-155
- Bianchi, Cassinelli, Salvadè, Todeschini 2004 = P. Bianchi, D. Cassinelli, A.M. Salvadè, G. Todeschini, Il padiglione "Emilio ed Enrico Zonda" al Policlinico di Milano, in "Storia in Lombardia" (2004)

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