Casa di San Bartolomeo di Contignaga, umiliati (prima metà sec. XIII - 1571)

Sede: Brescia

Tipologia ente: ente e associazione della chiesa cattolica

Progetto: Archivio di Stato di Milano: Anagrafe degli archivi (guida on-line)

L'origine della domus umiliata di San Bartolomeo, sita in città a Porta Matolfa sul Molin del Brolo (presso l'odierna via Crispi) è anteriore al 1245 e risale probabilmente al 1236. Il nome potrebbe riferirsi all'omonima contrada di Flero, ma più probabilmente a Giovanni di Contignaga, ministro dell'ordine umiliato, che il 22 maggio 1245 ricevette da Alberto Golta un terreno a favore della sua domus.
Gli Umiliati di San Bartolomeo ricoprirono nel Duecento importanti incarichi per conto del comune di Brescia quali la custodia del grano, l'ufficio del sale, la tesoreria: questi uffici furono alla base del conflitto con il vescovo Berardo Maggi negli anni 1277-1288, che papa Nicolò IV risolse a favore degli Umiliati, con il richiamo alla libertà degli Umiliati dai vincoli con l'autorità episcopale.
Nel 1343 la casa di San Bartolomeo contava nove frati, due sorelle e una decina di conversi.
Nel 1437 il prevosto della domus era Bartolomeo Averoldi, che divenne poi abate di Leno. Pochi anni dopo, nel 1455, papa Callisto III a causa della condotta immorale del priore Agostino de Agustinis, concesse chiesa e convento di San Bartolomeo ai Serviti di Sant'Alessandro. Il passaggio non fu privo di problemi, come testimonia il processo tra i due enti avvenuto nel 1458. In ogni caso nel 1514 la domus era ancora attiva e contava una decina di frati. Dopo la soppressione dell'ordine nel 1571, passò in commenda a diversi proprietari e quindi, nel 1643, venne ceduta ai Somaschi.

Bibliografia
- I chiostri, 79 = I chiostri di Brescia. Storia, arte e architettura nei monasteri della città, a c. di V. Terraroli, C. Zani, A. Corna Pellegrini, Brescia, Grafo, 1989
- MANIERI, San Bartolomeo, 1-23 = MANIERI, M., San Bartolomeo di Brescia. Da Domus degli umiliati a caserma militare: sette secoli di storia del palazzo dell'Arsenale, Brescia, Grafo, 1990

Compilatori
prima redazione: Vecchio Diana, archivista (2006/03)